martedì 16 febbraio 2016

WANDERING DOWN UNDER


Finalmente ci siamo!!!!

Il viaggio dei sogni ha inizio. Dopo mesi di duro lavoro, feste, giornate in spiaggia e serate take away/film è arrivato il momento di tornare sulla strada.
 


Lasciare la quotidianità e gli amici è stato + difficile del previsto, tanto da rimandare la partenza e accorciare il viaggio, ma so che tornerò e cmq qui si impara davvero a vivere NO WORRIES.

Viaggio neanche a dirlo completa
mente diverso dall’idea iniziale…itinerario ben programmato, attività, pernottamenti e spostamenti prenotati, non c’è molto spazio per improvvisare, ma non devo davvero pensare a niente…solo godermi queste magnifiche 5 settimane.

Prima tappa Alice Springs…la città nel mezzo del niente, circondata da deserto e bush, dove l’incontro/scontro tra bianchi e aborigeni è assolutamente evidente e palpabile.

Giusto per non farsi mancare nulla, il mio 3 days Outback Safari Experience prevede 3 risvegli alle 4.30, 6 ore di viaggio per raggiungere la destinazione, 3 walks sotto i 42 torridi e cocenti gradi dell’entroterra australiano, campeggio sotto le stelle e visita a Uluru , Kata Tjuta e Kings Canyon. Le aspettative erano molto alte e sono state pienamente soddisfatte!
 
 
 

L’arrivo a Uluru è stato davvero emozionante, si inizia a intravedere a circa mezz’ora di strada, è imponente, impregnato di storia, magici rituali e purtroppo anche di battaglie. Questo monolite nel mezzo del nulla ha un significato così profondo per gli aborigeni che noi non riusciremo mai a capire. Come dicono da queste parti… voi siamo nati ieri…. Qui ci sono 80.000 anni di storia, cultura e interconnessione con la natura. Bisogna venire qui per vedere, capire, sentire, apprezzare.

Sosta tramonto, barbecue e notte sotto le stelle. Letteralmente. Dormiamo con il sacco a pelo (aperto perché è un caldo si schianta) su delle specie di materassi con una copertura plastificata. Mai viste tante stelle in vita mia. E per la prima volta chiara netta davanti a me la Via Lattea. Uno spettacolo. Un po’ perché ero distratta dalle stelle, un po’ perché ad ogni rumore controllavo se erano i dingo (specie di piccolo cane selvatico australiano) in cerca di cibo…ci ho messo una vita ad addormentarmi.


Sveglia, colazione, alba e Kata Tjuta. Walk di 7.4 km che va tassativamente iniziata prima delle 11 altrimenti viene chiusa perché troppo caldo. E’ stranissimo…si muore di caldo, si beve un sacco, ma non si suda. O meglio si suda, ma asciutto, se ti passi la mano sul braccio senti tutti i sali minerali. Kata Tjuta suignifica Tante Teste, per l’esattezza 36, è il nome che gli aborigeni hanno dato a questa formazione rocciosa. E’ una zona maschile, che le donne e i bambini aborigeni non possono nemmeno guardare, per questo la strada per arrivarci gira intorno senza mai arrivare di fronte. Noi però possiamo. Lo spettacolo appaga la fatica.
 


Salto in piscina nel pomeriggio, 300 km di avvicinamento a Kings Canyon, sosta tramonto immancabile, cena intorno al fuoco e seconda notte sotto le stelle.


Sveglia, colazione, e di corsa al Canyon, perché qui chiudono l’ingresso addirittura alle 9. Noi arriviamo alle 7 e qualcosa….e al sole è già caldo. Walk di 7.5 km spettacolare. Questa è quella che mi è piaciuta + di tutti, poi salire, scendere, entrare in tutte le insenature. Un rosso che + rosso non si può, Uluru è un filo + arancione. Questo posto non è sacro, ma è magnifico cmq! Finiamo per correre avanti e indietro tutta la mattina…chissenefrega del caldo!!!  Ultimo pranzo tutti insieme e 5 ore di rientro ad Alice Springs.
 
 
 

L’ho fatta breve perché come sempre spiegare le emozioni è possibile fino ad un certo punto. Posso dire che è un altro sogno diventato realtà. Un’esperienza incredibile e impagabile.

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