Iniziamo con qualche informazione per capire meglio di cosa stiamo parlando : si tratta di un territorio di 1.350.000 km quadrati…quindi grande quanto Germania+Austria+Polonia abitato da 250.00 persone…tutto il resto è natura. Animali, piante, rocce, acqua. E’ la natura che comanda. Punto.
Io me lo sono attraversato quasi tutto da sud a nord, 1495 km
e 22 ore di autobus, che alla fine non è stato poi così terribile. Un paio di personaggi interessanti durante il
viaggio li ho incontrati, dove ci siamo fermati per cena e colazione…birra in
una mano, sigaretta nell’altra e una vera sbiasciata australiana da cui è stato
parecchio difficile decifrare qualche parola di inglese.
Cmq….arrivata a Darwin ho sentito subito la mancanza dei 42
gradi secchi di Alice…qui sono solo 33, ma con un’umidità del 90% giorno e
notte….insopportabile, io non so come facciano a vivere qui, visto che a quanto
pare non è nemmeno poi così caldo. Insieme a Kuala Lumpur è l’unico posto al
mondo dove ho amato l’aria condizionata anche di notte.

Ora, per capire le dimensioni di questo posto…considerate che Kakadu è grande come metà della Svizzera, noi ci abbiamo guidato dentro per 2 giorni e non ne abbiamo visto nemmeno un decimo. Flick la nostra guida, una donnetta di 45 kg sui 50 anni che farebbe paura al peggio scaricatore di porto di Livorno, sa praticamente tutto sugli aborigeni. Ci fermiamo in 2 luoghi dove gli aborigeni vivevano fino a qualche decina di anni fa e dove si possono ancora vedere i dipinti. Gli aborigeni sono arrivati in queste zone circa 50.000 anni fa (alcuni dicono 70.000) e in tutta l’Australia esistevano 250 gruppi diversi con diverse lingue, ora ne sono rimasti solamente 160. Linguaggio solamente parlato, l’unica forma di scrittura sono i dipinti che troviamo nelle rocce. Tutte le credenze, le tradizioni e la conoscenza aborigena veniva tramandata oralmente, durante le attività quotidiane e il walkabout. “Camminare in giro” che i bianchi fraintesero come mancanza di voglia di lavorare dei loro schiavi che sparivano per settimane. Quello che è stato fatto a questi popoli ha dell’incredibile….fino al 1967 non erano nemmeno considerati essere umani, ma animali e nell’entroterra era usuale avere una licenza di caccia.
Procediamo addentrandoci nella natura, questa è una foresta
monsonica, ora alla fine della stagione delle piogge la vegetazione è
floridissima e verdissima. Questa volta dormiamo nelle tende…anche perché è
davvero troppo umido, ci sveglieremmo completamente bagnati.
Nel pomeriggio visitiamo un paio di cascate dove non è
possibile fare il bagno perché c’è il rischio di trovare coccodrilli e poi ci
accampiamo in un posto magnifico : Mount Bundy Station, questa era una delle
fattorie più grandi d’Australia fino a qualche decina di anni a, ora è
ridimensionata, ma per noi è cmq enorme.
La mattina ci alziamo prima dell’alba per vedere il
risveglio della natura e della wild life. Sembra tutto così perfettamente in
armonia.
Terzo giorno, giorno di cascate e di rinfrescarsi nelle
lagune finalmente!! Oggi siamo a Litchfield, parco molto più piccolo, ma
altrettanto bello. La corrente è così forte che è difficilissimo nuotare verso
la cascata, facciamo del nostro meglio, ma niente da fare, proprio sotto la
cascata non riusciamo ad arrivarci. In compenso ho le mie prime foto acquatiche
con la gopro.
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