Il paese dei colori vivaci, la cultura Maya, il cibo
piccante….all’arrivo a Cancun è….AMERICANO! Già….non sembra nemmeno di essere
usciti dalla Florida….cmq mi dirigo diretta a Playa del Carmen, dove lo
scenario è esattamente lo stesso, ma da qualche parte bisogna pur cominciare!
X la strada è tutto un “hola chica, mira” come in
Cambogia….qui siamo dei bancomat ambulanti e non è previsto che non si
compri….dopotutto siamo venuti qui a spendere soldi,no? I prezzi qui sono
americanizzati…sia nel senso che sono in dollari, sia nel senso che costa tutto
come negli stati uniti o meglio…quasi, così ti senti cmq in vacanza e se non
pensi ti sembra di spendere poco. Penso siano lievitati negli ultimi anni,
perché noto una bella differenza con i prezzi della mia Lonely datata fine
2013.
Abbandono l’idea di fare l’Open Water perché costa troppo e
anche di fare diving all’Isola di Cozumel, perché se non sei certificato ti
portano dove puoi fare anche snorkeling…quindi tantovale accontentarsi di
quello e spendere meno. A sapere che i prezzi erano questi facevo il giro al
contrario, in Honduras apparentemente costa meno. Cmq Isla Cozumel è ottima per
fare immersione, pare sia uno dei posti + belli in zona! Chi è certificato può
anche fare immersione nei Cenote, sono delle grotte, spesso aperte, quindi tipo
degli enormi buchi sotteranei dove c’è acqua dolce, a volte stalattiti, a volte
fondali bellissimi, a volte radici degli alberi che passano attraverso.
Facendo una breve rassegna delle cose che mi piacerebbe
vedere in zona, dei prezzi (che poi alla fine risultano sempre essere diversi
da quello che ti aspetti) e dei tempi….a malincuore decido di prendere un tour
organizzato. Fare da sola sarebbe sicuramente + bello, ma sinceramente mi
costerebbe di + e sarebbe uno sbattimento…+ che altro perché dovrei portarmi
dietro il bagaglio. Cmq…armata di tutta la buona volontà parto con il tour alla
volta di Tulum, Playa Parayso, Coba e Cenote (mea culpa…non mi ricordo il
nome).
Tulum, molto bello, questa rovina Maya affacciata a picco
sull’oceano, c’è una scala in legno per raggiungere la spiaggia, bellissima,
acqua azzurra. Qui mi pento di non essere venuta per conto mio per avere tempo
di fare il bagno e fare una foto della piramide dall’acqua. La guida fa un buon
lavoro e ci spiega i rituali e le credenze, la suddivisione delle ere, delle
stagioni e l’importanza degli equinozi x i Maya. E’ la volta poi di Playa
Paraiso, a cui non ero molto interessata, ma devo dire che merita il nome che
le hanno dato…bellissima, sabbia fine e bianca, acqua cristallina, palme nei
posti giusti. E’ un posto da coppie, quando si arriva si pensa subito a una
destinazione da luna di miele.
Ci aspetta poi un pranzo messicano molto buono e la scalata
alla piramide di Cobà. Qui la guida non si dilunga troppo in spiegazioni, tutti
vogliono scalare la vetta…e devo dire che merita! La vista è spettacolare,
circondata dalla giungla, la linea dell’orizzonte è netta tra alberi e cielo.
Dopo la bella sudata…un tuffo nel cenote ci stava davvero
bene!!!!!Questo è sotterraneo, è chiuso, si accede tramite una scala a
chiocciola. L’acqua è limpidissima e fresca, peccato sia un po’ buio, ma meglio
così che quelli illuminati con luci artificiali colorate. Non sarà tra i +
belli, ma almeno non è troppo turistico. Io ho provato a farmi afre delle foto
con la gopro mentre mi tuffo, ma il pirla di turno, ha sicuramente mosso la
fotocamera perchè sono venute super mosse…e voglio dire le gopro è fatta apposta
per il multiscatto sportivo…ma come fa certa gente????????
Il giorno dopo mi sposto a Valladolid, e appena arrivo, mi
sento finalmente in MESSICO, quello vero. Dove la gente cammina a 2 all’ora, le
case sono basse e color pastello, le macchine scassate, le bici anche peggio,
nessuno ti vuole vendere niente e tutti sono sorridenti….oh…bello! Trascorro il
pomeriggio gironzolando x le vie, mangiando Tacos (tanto x cambiare) e poi a
letto presto che domani mi aspetta una levataccia.

Anche qui dopo + di 3 ore di vagheggio sotto il sole
cocente, mi dirigo a Ik KIl, uno dei cenote + conosciuti in zona…è in effetti è
bellissimo. Ci hanno costruito un po’ intorno, ma lo spettacolo delle radici
che scendono fino all’acqua è impagabile. Dopo un bagno rinfrescante, torno in
ostello a riposarmi un po’ e verso le 6 incomincia le “saga dello spettacolo
notturno”. A Chichen Itza la sera alle 8 proiettano uno spettacolo di luci e
musica per spiegare meglio le credenze Maya. Lo spettacolo è gratuito, ma
bisogna procurarsi il biglietto, registrarsi sul sito e stampare il codice a
barre. Poi….bisogna essere la alle 7, x non rischiare arrivo alla fermata alle
6, ma il collettivo è già partito, non ne prevedono altri….e l’unico autobus
disponibile parte alle 6.30 e va al villaggio successivo….quindi alle 7 (quando
in realtà l’autobus parte) con il mio spagnolo migliore chiedo all’autista di
mollarmi vicino all’incrocio, che cmq è a 800 mt dal parco. Buio pesto, di
corsa, alla fine arrivo alle 8 precise e…c’è coda perchè non hanno ancora fatto
entrare nessuno. Meglio così.
Lo spettacolo è molto bello, ma appena finisce mi fiondo
fuori, per non perdere il collettivo…che non c’è…ahahahahahhaha. Solo taxi. E
vogliono la bellezza di 350 pesos, quando normalmente costerebbe 150…mentre
valuto l’ipotesi di andare al paese successivo e aspettare l’autobus x 1 ora (+
per principio che per altro)una coppia svizzera con cui avevo chiesto
indicazioni decide di cedere al ricatto e mi chiedono se voglio aggregarmi x
soli 50 pesos…al che desisto…è stata una giornata sufficientemente intensa!
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