Eccomi a Merida, capitale dello Yucatan, particolarmente
visitata durante i weekend grazie agli spettacoli organizzati dal comune per
intrattenere i turisti, come la Noche Mexicana ogni sabato sera, che è x caso
il giorno in cui arrivo io!
E’ une versione ingrandita di Valladolid….case basse, gente allegra e tranquilla, qualche negozio turistico, qualche tour operator, ma tutto molto tranquillo. Qui adorano gli italiani, perché tutti quelli che hanno studiato hanno fatto l’università a Roma per studiare archeologia. Ho parlato con uno che mi ha decantato tutte le località vicino a Roma che ha visitato e ho dovuto fare finta di sapere di cosa stesse parlando perché mi vergognavo troppo o a dire che non ci ero mai stata!
E’ une versione ingrandita di Valladolid….case basse, gente allegra e tranquilla, qualche negozio turistico, qualche tour operator, ma tutto molto tranquillo. Qui adorano gli italiani, perché tutti quelli che hanno studiato hanno fatto l’università a Roma per studiare archeologia. Ho parlato con uno che mi ha decantato tutte le località vicino a Roma che ha visitato e ho dovuto fare finta di sapere di cosa stesse parlando perché mi vergognavo troppo o a dire che non ci ero mai stata!
Qui finalmente un ostello di quelli che ci rimarresti 1 mese
se avessi tempo….amache, piscina, bella atmosfera, viaggiatori che si scambiano
impressioni, un sacco di aree comuni,
pulito, e soprattutto lezioni di cucina GRATIS! YES! Questo è uno dei motivi x
cui volevo venire a Merida…è conosciuta x i corsi di cucina Yucateca. Arrivo e
mi segno subito alla lezione della sera…e con un contributo di 25 pesos…1 euro
e 25 o giù di li, si può cenare mangiando quello che viene cucinato! Ottimo
La prima sera prepariamo tacos di cernia marinata
all’achiote con verdure e insalata fresca, lunedì fajitas di pollo con fagioli
neri e martedì Poc-Chuc con chiaytas. Tutto fantastico! Ho preso appunti e
spero di riuscire a rifare il tutto a casa. Cosa fondamentale…ho scoperto
perché mi si rompevano sempre i tacos…ma non svelerò di certo il segreto x
renderli flessibili :-D
Altra cosa molto interessante dell’ostello è la colazione
gratis…tra quella e la cena delle le lezioni di cucina…non ho praticamente
speso soldi in cibo…ahahahahahah
Cmq….dopo qualche giro x la città, al mercato, alle varie
manifestazioni di canto e ballo Maya e
un salto alla spiaggia…è arrivato il momento di fare qualcosa, quindi lunedì
con Pablo dalla Spagna ci avventuriamo sugli autobus cittadini e andiamo a Izamal
: la città gialla. Tutti gli edifici della città sono dipinti di giallo, con
bordi bianchi, l’effetto è fantastico. Izamal è conosciuta sia come sito
archeologico dei Maya precolombiani, sono presenti ancora 5 rovine, la più
grande delle quali è Kinich Kak Mo dedicata al dio sole, sia per il Convento di
San Antonio de Padua, che è stato costruito dagli spagnoli sull’acropoli
dell’antica città.
Izamal è un luogo di pellegrinaggio cristiano, si dice che
molte delle statue di santi abbiano compiuto miracoli, una statua di Maria
viene in particolar modo venerata, i cittadini raccolgono fondi per comprare e
cucire gli abiti con cui viene vestita per le feste + importanti. Dietro
l’altare c’è un apertura con un meccanismo a spinta per spostare la statua e
cambiare gli abiti…grazie alla parlantina di Pablo ce l’hanno fatto vedere!
Dzibilchaltun è un’altra meta molto interessante, ad appena
15 km da Merida. Ammetto che tutt’ora non mi ricordo come si scrive e che non
ho mai imparato a pronunciarlo. Qui all’interno di un parco si trovano : un
museo Maya, piccolino ma fatto molto bene, con diversi reperti e tante
spiegazioni sia in spagnolo che in inglese, Il Tempio delle 7 bambole, una
rovina Maya molto diversa dalle “solite piramidi”, studiata appositamente per
la combinazioni di luci degli equinozi, le rovine di una chiesa spagnola
costruita sempre sopra le rovine maya e un cenote…che sinceramente ci sta
sempre bene. Insomma abbiamo passato una giornata completa e interessante…e
abbiamo pure preso un acquazzone, il primo da quando sono partita, sulla via
del ritorno. Il viaggio in tuk tuk ci ha asciugati, ma non senza conseguenze di
cui parlerò tra poco…
E’ arrivato il momento di muoversi verso sud…il percorso
classico è Campeche + Palenque o solo Palenque…io ovviamente devo andare
controcorrente e vado a Campeche, ma salto Palenque, semplicemente perché anche
se le rovine Maya lì sono molto belle e rinomate…non vorrei arrivare al punto
di averle a noia, come mi è successo in Thailandia x i templi…ne ho visti
troppi!
Campeche è una piccola città con un centro molto carino, una
bella passeggiata lungo mare, casette color pastello e poco +. Molto
tranquilla, molto messicana, molto calda. Ho fondamentalmente passato la
giornata per le vie della città ad ammirare i colori…qui è direttamente il
comune che si occupa di dipingere le facciate delle case e ognuna deve essere
di un colore differente da quella accanto. Siccome avevo caldo, sono andata sul
lungomare, 5 km di passeggiata…arrivata a metà mi becco il secondo acquazzone
in 24 ore, solo che questo non finisce +! Una pioggia torrenziale….corro a
ripararmi al centro commerciale che è la cosa + vicina, ma arrivo fradicia e
l’aria condizionata mi regala una bella faringite…e domani ho 13 ore di autobus
notturno (quindi con aria condizionata a 1000) x andare a San Cristobal de las
Casas….Olè.
Sono In Chiapas, ultima regione del Messico che visiterò
prima di addentarmi in Centro America. La città è conosciuta per le sue
vibrazioni…musica dal vivo, murales, mercati, molti giovani, molti caffè e
localini. Molto carina, molto vissuta e nulla di eccessivo. Mi piace un
sacco….anche i paesaggi sono spettacolari, almeno per quello che ho visto dalle
foto e dall’autobus, perché causa faringite e il freddo (siamo passati da 40 a
20 gradi il giorno e da 25 a 8 la notte) non è che possa andare tanto in giro.
Mi sono concessa qualche giro in città, la scalata dei 284 gradini per
raggiungere la chiesa di San Cristobal, da cui si gode di un ottima vista e un
giro a cavallo al paesino di San Juan Chamula, abitato completamente da Maya,
nello specifico dalla tribù dei Tzotzil.
Mi sono aggirata facendo qualche foto, e quando mi sono resa conto che mi stavano guardando malissimo…no male, veramente malissimo, mi sono ricordata che non vogliono essere fotografati perché pensano che si rubi loro l’anima…sorry. Cose che non ho potuto fare e sono quindi rimandate alla prossima visita (vero Gigio?) : Laguna Montebello e Sumidero Canyon. Avrei voluto fermarmi un po di +….ma il tempo stringe ed è ora di Centro America!
Mi sono aggirata facendo qualche foto, e quando mi sono resa conto che mi stavano guardando malissimo…no male, veramente malissimo, mi sono ricordata che non vogliono essere fotografati perché pensano che si rubi loro l’anima…sorry. Cose che non ho potuto fare e sono quindi rimandate alla prossima visita (vero Gigio?) : Laguna Montebello e Sumidero Canyon. Avrei voluto fermarmi un po di +….ma il tempo stringe ed è ora di Centro America!
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