Se il Laos è una medaglia dalle facce molto diverse….la Cambogia
è un cubo….spigoloso, bellissimo e disarmante.
La Cambogia è d’impatto…anche se ormai ho passato quasi tre
mesi nel sud est asiatico. E’ d’impatto per chi non ha + gli occhi del turista,
accecati dai templi scintillanti e le insegne luminose di pub e ristoranti
nelle “western roads”.
A chi mi ha detto che il Laos ha le strade peggiori del mondo
chiedo se è mai stato in Cambogia… il viaggio in minivan dal confine a Phnom
Penh è stato al limite del vomito….un buco e un avvallamento dietro l’altro,
autisti dallo stile di guida Vietnamita, aria condizionata quasi inesistente,
impossibilità di tenere i finestrini aperti per la troppa polvere, 1 sola sosta
in 7 ore….ma anche questa è andata! ;-)
Ovviamente veniamo scaricati in una stradina secondaria, non
alla stazione degli autobus, alle 10 di sera, non alle 7, dove immancabili…ci
aspettano i tuk tuk!
Passo il mio primo giorno a Phnom Penh facendo un
massacrante (x via della temperatura) giro a piedi della città e visita al palazzo Reale, nonostante le
centinaia di richieste “miss…tuk tuk?”….”madam motorbike?” No No e No….e che
cavolo…per principio piuttosto muoio x la strada! Qui sono davvero molto
insistenti e si sfavano pure se gli dici di no….secondo loro DEVI spendere
soldi come ti muovi…se no che sei venuto a fare?
Anche per questo l’impatto con la Cambogia è stato + forte
rispetto agli altri Paesi…i popoli del Sud Est Asiatico sono molto gentili e
disponibili, ma purtroppo in alcune località i soldi comandano….e qui si può
percepire appena arrivati. Ho visto diversi livelli di povertà in Vietnam e in
Laos, ma era di un tipo diverso…persone “povere” secondo i nostri canoni…che
vivono di agricoltura o pesca, scambiando il frutto del loro lavoro al mercato
con altri beni di prima necessità. Ma è una povertà dignitosa, hanno un tetto,
seppur di bamboo, sulla testa, sono felici, semplici e felici. A questo popolo
la dignità è stata strappata via, ci sono persone in centro città, dietro al
Palazzo Reale che vivono nude in strada, non hanno nemmeno uno straccio con cui
coprirsi, ogni sera non sanno se riapriranno gli occhi il mattino dopo, o se il
troppo caldo, la fame la disidratazione avrà la meglio sui loro corpi sfiniti.
E questo ovviamente a pochi passi (non centinaia di metri, ma pochi passi) da
templi scintillanti e ristoranti con wifi e aria condizionata.
Il mio secondo giorno è dedicato ad un maggiore conoscenza
del genocidio commesso dai Khmer Rouge poco + di 30 anni fa….che dire…ho avuto
la conferma che questo popolo è stato distrutto, gli è stato strappato il
futuro dalle mani…sono state uccise intere generazioni, si stima 3 milioni di
persone in poco + di 3 anni….x mano di altri cambogiani. Sono stati uccisi
tutti coloro avessero un minimo di istruzione, sapessero leggere, avessero un
lavoro in città, portassero gli occhiali….è stato ucciso il futuro di questa
nazione…e si possono ancora vedere i risultati…un popolo che ancora fa fatica a
rialzarsi. I cinesi stanno piano piano comprando tutto….loro purtroppo hanno
bisogno di soldi e vendono tutto…terre, isole, permessi turistici…tutto. La percezione è che sia un popolo abbandonato
a se stesso.
Non sono riuscita a fare altre foto che questa….è lo stupa
commemorativo all’ingresso dei “killing fields” che contiene + di 8.000 teschi
di cambogiani che sono stati uccisi qui. Molte fosse comuni non sono nemmeno
state aperte…hanno deciso di lasciar riposare in pace quei corpi….e forse anche
perché ne hanno già trovati troppi e non se la sentono di andare avanti…vi dico
solo che ogni mese ci sono degli addetti che raccolgono le ossa che ancora escono
dal terreno dopo la pioggia…terreno sul quale noi abbiamo camminato durante la
visita.
Visita anche alla S-21, una scuola che durante il regime di Pol Pot è stata trasformata in prigione di sicurezza, dove migliaia di persone sono state portate per essere torturate al fine di ammettere reati che non avevano commesso, per poi essere uccisi con una giustificazione. Raccapricciante. Questo il pannello all’ingresso con le regole alle quali i detenuti dovevano stare…vi risparmio il resto…se volete documentarvi troverete tutto su wikipedia, che fortunatamente ho letto prima della visita x “prepararmi”.
A chiunque desideri visitare la Cambogia x qualsiasi altro motivo,
dico che la visita a questi luoghi deve essere un passaggio obbligatorio…la
sofferenza che questo popolo ha subito è stata taciuta troppo a lungo.
Questa è una delle facce della Cambogia…atroce…cruda….intensa
e d’impatto.
Nessun commento:
Posta un commento