Il viaggio verso il “vero Laos” è altrettanto vero…minivan
che corre all’impazzata in una strada sterrata piena di buche e galline che
attraversano la via mentre noi sbatacchiamo da tutte le parti…ok
Con la barca va un po’ meglio….siamo seduti su un asse di
legno largo 5 cm…ma solo x un’ora…ci si può stare….è il lancio dello zaino
dalla barca alla “banchina” che mi ha fatto sudare freddo…
Cmq…nel tragitto ho fatto amicizia con Gery, programmatore
software ungherese che ha mollato un magnifico lavoro a Londra…così si fa!
Prendiamo un bungalow con vista tramonto, terrazza con amaca e bagno privato
(che x me è praticamente il lusso) a 4
euro a testa! J
Appena arrivati ci viene offerto lao lao…salute!
Il giorno dopo inizia l’esplorazione….io e Gery partiamo
alla conquista della collina, dopo un’ora e mezza di arrampicata godiamo di una
vista magnifica. Poi giù alla scoperta di una caverna che non prometteva gran
che e che ci ha invece positivamente stupiti!
Il giorno dopo vado in esplorazione per conto mio (lui è
stanco…stella) dopo due ora di camminata sotto il sol leone su una strada
sterrata e polverosa raggiungo la mia meta: un paese veramente incontaminato,
fatto di casupole/palafitta fatte di bamboo, dove donnine piegate in due da
anni di lavoro nei campi cucinano la cena sul fuoco vive, mentre i bambini
corrono e saltano a piedi nudi attorniati da capre, cani e galline. Anche se ho già trascorso + di 2 mesi nel sud
est asiatico riesco ancora a restare stupita e affascinata dalla semplicità con
cui vive questa gente.
L’ultimo giorno trascorre lento anche per me…passeggiata
lungo fiume con tanto di incontro ravvicinato con i bufali che non hanno
gradito la mia presenza, contemplazione del tramonto dall’amaca, birra e aletto
presto che è di nuovo ora di spostarsi…ma di poco! (non che di solito vada a
letto tardi cmq….qui alle 21 è tutto spento e ai pochi turisti è richiesto di
non fare rumore per rispettare lo stile di vita laotiano, che mi sembra
giusto!)
Torno indietro con la barca in un mattino nebbioso, ma al mio arrivo a Nong Khiaw per fortuna splende il sole! Parto alla ricerca di un nuovo bungalow e alla scalata dell’ennesima collina (qui le chiamano montagne, ma io mi rifiuto) con una olandese e un francese, dopodichè ci godiamo il meritato riposo sulla riva del fiume alla luce dell’ennesimo (ma non stanca mai) tramonto.
Si, ora ve lo spiego cos’è il lao Lao….è un whisky prodotto
dal riso, bevanda tipica di ogni brindisi.
Contrariamente a quanto può sembrare (e contrariamente a come lo
pronuncio io, perché davvero non riesco a cogliere la differenza :-S ) non è la
stessa parola ripetuta due volte, ma sono due parole diverse…il primo lao
significa “alcohohl” e il secondo “laotiano”…per questo è scritto maiuscolo.
Il mio viaggio verso sud inizia domani…prima tappa minibus
fino a Luang Prabang, poi autobus locale notturno fino a Vientiane, poi penso
che mi fermerò un giorno per riprendermi eh….se no qui è peggio che lavorare!
Lavora lavora Ely... Alcolizzata che non sei altro!!! :-)
RispondiEliminaIl Laos mi piace, decisamente. Buona continuazione!