Il treno è partito da 45
minuti e già non so cosa fare…ahahhahahahhahah…prevedibile!
Il problema è che nel mio vagone sono tutti russi e ho già
appurato che nessuno di loro parla inglese.
Cmq x fortuna sono con 3 donne, pulite e ordinate…è già
qualcosa. Anche se una di loro ha deciso che tutta la cuccetta è casa sua…
In quella accanto cui sono 4 uomini, 2 giovani, vediamo se
si ubriacano e fanno casino…potrebbe sempre un modo x passare il tempo!
Faccio un passo indietro e vi racconto la pre-partenza che
già ha un suo fascino…
Partenza dall’ostello + emotivamente glaciale dell’universo
(seppur popolato da 100 persone) tragitto in metro e arrivo alla stazione. Su
questa fermata della metro si affacciano 3 stazioni….comodo direte…si ma il
problema è capire in quale devi andare…perché i russi non si sprecano a mettere
cartelli né insegne (e nel caso sarebbero cmq in cirillico).
Mi ritrovo quindi a vagare come una matta con un foglio in
mano (il mio bellissimo biglietto elettronico che il 90% dei russi non ha mai
visto) cercando di fermare le persone che mi sembrano quantomeno capaci di
leggere x chiedere se mi trovo nella stazione giusta….e ci ho preso!!!!!! Tutto
culo ovviamente.
Ora però bisogna cercare il binario che ovviamente sul
biglietto non è scritto…qui la cosa si complica perché non vedo tabelloni dei
treni in partenza….decido che è impossibile e mi addentro nei meandri della
stazione (per fortuna avevo deciso di arrivare un + di un ora di anticipo)
ora….immaginatevi la mia faccia quando, con uno zaino da 15 kg sulle spalle,
una borsa da 3 kg a tracolla e una busta della spesa in mano il poliziotto
all’ingresso mi indica di mettere tutto sul rullo x lo scanner….la mia mascella
ha toccato il pavimento :-S
Supero anche questa prova e approfitto dello sguardo stranamente
dolce e sorridente della collega (che ancora + stranamente parla un minimo di
inglese) x chiedere nuovamente se sono nella stazione giusta e dov’è il binario
del mio treno….lei poverina è stata gentile e mi ha spiegato che dovevo uscire
e andare nell’ala destra della stazione dove ci sono i binari
all’aperto…peccato che non mi abbia detto che la non ci sono tabelloni,…così
sono dovuta tornare indietro, ripassare il controllo dello scanner fatto 8
minuti prima per trovare finalmente il tabellone…dove TATAN c’è un treno che
parte allo stesso orario del mio, solo che la destinazione è
diversa…mmmmm…..intanto appoggio zaino e tracolla che sto x morire e poi
aspetto pazientemente che passi di qui qualcuno dall’aria europea…..e miracolo…arriva!!!!
Sono nel posto giusto, il treno nel tabellone è il mio, ma
manca ancora il binario, che simpaticamente viene segnalato solo 20 minuti
prima della partenza.
Approfitto dell’attesa x mangiare qualcosa mentre gente con
tutto l’armadio stipato in buste di stoffa guarda me, che ho uno zaino che
costa + della loro macchina, come se fossi una barbona…va beh….
Finalmente appare il binario e torno fuori dove si alternano
momenti di caldo afoso e pioggia incessante.
Questo è il treno, ma non è Mosca è....da qualche parte...
Arrivo alla mia carrozza e attendo il controllo del biglietto.
La nostra controllora sembra la sorella di Hitler…iniziamo bene…
Passo il controllo e cerco il mio posto, appoggio lo zaino e
mentre mi accomodo una signora mi dice che quello è il suo posto…ma io sono
sicura al 99% di aver fatto tutto per bene. Controlliamo i biglietti e abbiamo
lo stesso posto assegnato...nnnnnnnoooooo….un incubo :-S
Lei ovviamente non parla una parola di inglese, urla
qualcosa e parte in tromba in direzione della controllora. Prima di prenderla
eccessivamente nel didietro la seguo di corsa e anche se non capisco una parola
della loro conversazione, anche solo aver assistito mi rende + tranquilla.
Ci rispedisce al nostro posto e chiama il capo supremo che
viene a controllare i biglietti e mi pare non possa fare altro che constatare
che effettivamente ci è stato assegnato lo stesso posto, ma sulla lista delle
persone presenti sul vagone c’è il mio nome, non quello della signora.
Quando il treno è poi in partenza la signora viene spostata
e tutto torna alla normalità, mi viene anche spiegato il tutto molto
lentamente, ma è pur sempre russo…non capisco niente, annuisco sorridendo e
ringrazio! Almeno quello lo so dire!
Ed eccoci qua…con il treno che attraversa la periferia di
mosca mentre tutti si mettono in tuta\pigiama e ciabatte. Io mantengo il mio
status di straniera e non mi tolgo nemmeno le scarpe!
Qualcuno mangia, qualcuno si è già anche messo a dormire con
grande disappunto del compagno di cuccetta che non ha + un posto dove
sedersi…tutto molto pittoresco!
Via, mi sento pronta x andare alla ricerca del bagno e
dell’acqua calda x il the.
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