Giorno 2, ore 23.05 locali…in culo il fuso orario di Mosca,
siamo finalmente liberi!!!!!!
La giornata con i miei compagni di cuccetta e altre 2
ragazze olandesi che alloggiano qualche metro più in la è passata molto
velocemente, diciamo che non ci siamo fatti mancare niente.
Al passaggio di frontiera tra Russa e Mongolia ben 5 ore di
attesa perché effettuassero tutti i controlli, carte su carte da compilare,
perquisizione della cuccetta, apertura delle valige e poi…da capo! Sono passati
addirittura in 3 a controllare il passaporto e l’ultimo se li è pure portati
via.
In effetti ce lo siamo meritato. Non voglio nemmeno immaginare a cosa avremmo potuto fare da sole, senza conoscere 1 sola parola di mongolo, senza documenti, senza soldi, senza scarpe, senza giaccia…nel mezzo del niente…steppa a destra, a sinistra, davanti e dietro….
Ben consci di questo errore, allo stop della frontiera, una
volta appurato che non siamo dei criminali, anche se lo stop è di 5 ore, noi
stiamo fuori dal treno solo x un ora…un po perché non vogliamo correre rischi e
un po’ perché effettivamente, a parte andare in cima alla collina di fronte
alla stazione per scattare qualche foto e riempirsi le scarpe di sabbia…non è
che ci sia molto da fare o da vedere.
Non ci resta altro da fare che riposarci in attesa che il
treno riparta, per poi rifermarsi dopo mezz’ora alla frontiera/2 parte Mongola.
Questa invece è la magnifica accoglienza da parte della Mongolia...siamo già innamorati!
Altre scartoffie, altri controlli, altre perquisizioni e poi ci lasciano
uscire. In questa stazione per lo meno c’è un ristorante. Decidiamo di
fermarci, anche se non tutti mangiamo, per il temo che ci è consentito. Rifocillati
da una birra usciamo e al posto del nostro piccolo treno con 3 vagoni troviamo
un treno lunghissimo…mmmm….ok…avranno aggiunto alcuni vagoni. Ci dirigiamo
verso il n. 8 e mentre cerchiamo di capire come schivare la coda di gente che
sta salendo ci rendiamo conto che non è il nostro treno :-O o cazzo…e
adesso???????
Veniamo illuminati dall’irlandese che si ricorda di aver
attraversato una rotaia scendendo dal treno, quindi il nostro è solo
dietro a questo. Ok, niente panico. Facciamo il giro e
vediamo il nostro singolo e unico vagone allontanarsi nel senso
opposto….frastornati, increduli e terrorizzati all’idea di essere mollati nel
mezzo del nulla (stavolta almeno simao 6 e abiamo sia le scarpe che le giacche
che i soldi e i documenti) ci dirigiamo dinuovo verso la banchina sperando che
il nostro vagone torni indietro. L'unica cosa che non ci lascia affogare nello sconforto è che il vagone si è allontanato nel verso opposto, cioè nella
direzione da cui siamo venuti…quindi decidiamo molto saggiamente che stia solo
cambiando rotaia per accodarsi all’altro treno. In effetti non abbiamo molte
alternative e mettersi a pangere sulla banchina di certo non risolverebbe cmq
il problema.
Dopo pochi (ma eterni) minuti il vagone effettivamente
ritorna, si accoda, la porta si apre e noi ci fondiamo dentro decisi a non
scendere fino a destinazione.
Ed eccoci qui con la sveglia puntata tra 4 ore x scendere a
Ulaanbataar vivere la nostra avventura Mongola..che detto così sembra una cazzata, ma sarà probabilmente una delle parti + belle del viaggio…notte….
bei posti, ti leggo, si si ;) ciao
RispondiElimina